27 gennaio 2006

Mediaset perde causa con Luttazzi


Dopo Sabina Guzzanti ecco un'altra smentita:

Nessuna diffamazione, critica correttamente esercitata
(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Marco Travaglio e Daniele Luttazzi non diffamarono Mediaset, che dovra' pagare al giornalista e all'attore satirico le spese processuali. Lo ha deciso il Tribunale Civile di Roma nella causa indetta da Mediaset per una puntata di Satyricon del 2001 in cui Luttazzi intervisto' Travaglio. A novembre, il premier fu condannato a rifondere le spese ai querelati, riconoscendo che nella trasmissione fu esercitato il diritto di satira e critica. Simili le motivazioni della senenza odierna.

17 gennaio 2006

da non perdere...

un documentario intitolato "Quando c'era Silvio" ....sembra un o scherzo ma è una cosa vera e seria anche se scappa da ridere!
Buona visione.

A proposito di aborto...

L'illegalità è causa di molte più morti della legalità e a volte serve alle coscienze per non affrontare i problemi cancellandoli con l'abbandono e l'ignoranza....


Articolo tratto da Italymedia.it Portale dell'Informazione Nazionale diretto da Antonello De Pierro.


di Marika Campeti

Argentina. Dal 2002 l’Argentina è divisa in due da un caso di omicidio tra i più delicati della storia del paese. Una ragazza costretta alla maternità da una violenza carnale uccide la bambina appena partorita nel bagno di casa. Omicida o vittima della società? Il caso di Romina Tejerina sconvolge le coscienze argentine, chi si schiera dalla parte della difesa, per la maggior parte donne, organizza manifestazioni per la sua liberazione, gridando al governo che la donna argentina è schiava della società, che negando il diritto all’aborto nega alla donna la libertà di essere tale, e di scegliere se essere madre.
L’incubo per questa ragazza diciannovenne inizia il 1 agosto del 2002. Pocho Vargas un uomo di 38 anni, vicino di casa di Romina, aggredisce la ragazza costringendola a salire sulla sua auto. Qui la costringe ad un rapporto sessuale forzato, atroce e doloroso per la ragazza che dichiarerà poi essere stata deturpata della sua verginità. Dopo lo stupro Pocho Vargas si dà alla fuga.
Ana M. Fernandez del Centro Attenzione alle Vittime delle Aggressioni Sessuali di Madrid, spiega che quando una donna viene assalita, il fattore sorpresa ha un effetto paralizzante che impedisce alla maggior parte delle donne di reagire. Colta di all’improvviso, per di più non da uno sconosciuto ma da un suo vicino di casa, la ragazza è costretta a ciò che di peggio può accadere ad una donna, essere privata della propria dignità, della propria intimità, essere violate nel centro della vita e della femminilità.
Nessuna violenza può essere peggiore di quella che una donna subisce sul proprio corpo e sulla propria psiche, una violenza che passati i segni fisici rimane cicatrizzata nell’anima, e non va mai più via.
Ma l’orrore e la vergogna dello stupro non sono finite per Romina. Dopo poco scopre di essere incinta. Romina non vuole tenere il bambino che cresce dentro di sé. Le ricorderebbe sempre la violenza subita, il volto del suo carnefice, la sua innocenza ancora di bambina strappata per sempre, e nessun istinto materno potrebbe mai cancellare quel terrore. Ma per legge, non può abortire. L’aborto è vietato, è la legge di un governo che fa finta di niente, preferendo far morire le donne che abortiscono con metodi primitivi e barbari piuttosto che rendere legale una operazione in un ospedale che ne salverebbe molte. L’importante per questo governo è chiudere gli occhi e ignorare ciò che succede. La ragazza cerca di abortire illegalmente in tutti i modi senza riuscirci, ma così facendo anticipa il giorno del parto. La bambina nascerà infatti settimina, nel bagno di casa della madre ed avrà breve vita, perché la madre appena l’avrà data alla luce, la ucciderà.
Uccidere una creatura al suo primo respiro di vita è una cosa atroce, ma è stata davvero solo la madre ad ucciderla?
Romina viene accusata e processata per omicidio. Invano denuncia la violenza subita perché proprio i vari tentativi di aborto sono la sua condanna. Infatti per la corte il periodo della violenza non coincide con il periodo di concepimento della bambina, questo perché la bambina è nata due mesi prima, ma ciò basta alla corte per mettere a tacere l’accusa di stupro, che come molte altre in Argentina viene accantonata e ignorata. L’accusa spinge sul fatto che la ragazza ha più volte tentato l’aborto e quindi era già decisa ed intenzionata ad uccidere la bambina, mentre la difesa tenta per la non punibilità della ragazza, e di portare l’accusa non sull’omicidio, ma sull’intenzione all’aborto, illegale in Argentina , ma scontabile con una pena sicuramente minore di quella per accusa di omicidio. Il 10 luglio 2003 si organizza una conferenza a cui partecipa un notevole gruppo di persone che sostengono Romina, lo scopo di questa conferenza è eleggere come esempio questo caso per migliorare la condizione di molte altre ragazze che dopo Romina potrebbero essere vittime di violenza e costrette a gesti folli e contro natura. Si chiede la libertà per questa ragazza vittima della società che ignora i diritti delle donne. Ma Romina non viene liberata. Deve pagare la sua colpa ma non le viene concessa nemmeno la possibilità di riscattarsi della violenza subita. Infatti, nel novembre 2003 Pocho Vargas non è più indagato per mancanza di prove certe. La difesa aveva richiesto una nuova autopsia della bambina per accertare l’età del feto. L’autopsia avrebbe determinato il tempo di gestazione mediante lo studio del sistema nervoso centrale. Ma la richiesta è respinta, ignorata, negata. Per il giudice esiste solo questo: non coincidono i periodi del concepimento e della violenza, e quindi non c’è stato nessuno stupro. Prima del processo finale Romina è sottoposta ad un esame mentale obbligatorio per accertare che l’imputata sia in grado di sopportare l’atto processuale. Il risultato mostra grande cinismo nell’attribuire a Romina la piena coscienza nel momento dell’omicidio. Il 17 agosto 2004 migliaia di persone, per la maggior parte donne provenienti da ogni parte del paese hanno manifestato a Rosario per il diritto della donna all’aborto e per chiedere la libertà di Romina. Il 4 febbraio 2004 la condanna definitiva per Romina è emessa dal giudice Juàrez. Romina è condannata a pena perpetua per l’omicidio di sua figlia nelle sue piene capacità di intendere e di volere.
E’ vero che l’omicidio c’è stato, una bambina è stata privata della libertà di vivere, di vivere in una società dove non sarebbe stata mai ascoltata, e dove sarebbe stata ignorata, ma comunque di vivere. Romina non è innocente, ma non è neanche colpevole. La sua mano è stata guidata dalla disperazione, dalla vergogna, dalla paura di ricordare per sempre la violenza. Se si fosse data la possibilità alla ragazza di poter abortire, non sarebbe successo tutto questo. L’aborto è una scelta individuale, tante donne sono contrarie, per ragioni di fede, o umane, ma proprio perché soggettiva, la scelta deve essere libera. E se è vero che una madre che uccide una figlia deve essere condannata, perché un uomo che spegne l’anima di una donna, con uno stupro, e la costringe a questo gesto efferato non deve essere condannato? Perché in così tante parti del mondo la donna è sempre la sola colpevole?




http://www.italymedia.it/articoli/at...onaca/0045.htm


per tutti quelli che stanno attaccando la 194..meditate gente..meditate

16 gennaio 2006

La libertà è partecipazione!

Una mia amica mi ha scritto in merito ad una sua preoccupazione politica e dato che la stessa è condivisa da un bel po' di persone che conosco, ho pensato di pubblicarla e di risponderle anche tramite il blog, un po' per rilanciare un concetto che penso possa essere la salvezza di tutti in tutte le epoche ed in tutti i paesi, e un po' per sapere anche gli altri cosa ne pensano :

Lei scrive :
ho letto il pezzo "censurato"..brava, fai bene...mi piacerebbe però magari
leggere anche una riflessione, se qualcuno che sa scrivere lo facesse, su
quello che ritengo un dramma:
noi, tra poco, dovremo scegliere tra Berlusconi
e Prodi...
il primo lo conosciamo bene e lo conoscono ora anche coloro che in buona
fede l'hanno votato, mentre il secondo...ma davvero lo conosciamo? ma la
conosciamo davvero la sua storia? sappiamo cosa vuole? No..sappiamo cosa
"dice" di volere..dove ci porterà? possibile che in Italia non esistano
altre figure?...siamo 60 milioni!
Scusa lo sfogo ma dei due non so chi sia peggio..opinione personale
naturalmente..
Continua a scrivere...a qualcuno farà bene, non credi?

Ed io rispondo :
Beh..purtroppo sono costretta a dirti di votare "un programma", lo so, sembra di essere in matrix ma in realtà l'unica cosa che ci conviene davvero fare è votare le "idee/ideologie" che sicuramente non ci possono tradire in quanto tali, l'importante sarà restare sempre vigili e non aver mai paura di esprimere i propri dubbi o le proprie dimostrazioni, infatti credo che il probema vero sia stato e sarebbe l'assenza di partecipazione e di attenzione critica più che l'aver votato l'uomo o gli uomini sbagliati.Infatti credo che si stia forse esagerando con il voler sapere a tutti i costi cosa pensino le PERSONE o addirittura a farglielo scrivere con il sangue o torturandoli con macchine della verità...non è questo il punto, sarebbe troppo comodo eleggere "il giusto" e poi fregarsene o spegnere il cervello( ovviamente non dico a te, anzi!).
In poche parole credo che la chiave di tutto stia nella capacità critica e nella volontà di partecipazione, affinchè gli anni ottanta non tornino mai più!Senza contare che se si torna a "far politica" in ogni luogo saranno sempre più coloro che ne faranno una vocazione e magari aumenterà la probabilità di trovare un qualcuno, uomo o donna che sia, da cui sentirsi realmente rappresentati al di là della sua storia personale, dei suoi gusti sessuali o di quante caramelle ha rubato da piccolo, occorre spostare l'attenzione dal singolo alla "cosa politica" che è poi la società, altrimenti si alimentano soltanto individualismi e gossip, tutte cose di cui non soltanto il paese ma anche l'intero mondo non ha affatto bisogno.



A voi la disputa!

15 gennaio 2006

Un articolo che la censura non vorrebbe!


Un articolo di risposta e riflessione che difficilmente qualcuno si prenderà la briga di pubblicare e allora ho pensato di falro io...intanto incrocio le dita e se un giorno non troverete più questo blog saprete che la censura è arrivata anche qui!

11 gennaio, Che fine hanno fatto gli intellettuali di destra? di Sara Salzano

E se dessimo credito, così tanto per scherzo, tra di noi, alle accuse del nostro Presidente (quello di innumerevoli cose, che è veramente noioso stare qui a fare un elenco) nonchè benemerito Cavaliere della Repubblica, on.Silvio Berlusconi, di una “comunistizazione” (passatemi il termine, d’altronde usato da lui a “Porta a Porta”, nella puntata appena terminata) dell’opinione pubblica italiana? Ovviamente non parliamo di prendere nemmeno in considerazione la provocazione, per non dire la follia, dello stra- potere economico comunista che deterrebbe la propietà della maggior parte dei mezzi d’informazione del paese, ne del pericolo dell’impero delle “cooperative rosse”, un mostro che minaccia l’onesto e innocuo sistema del capitalismo da Lui difeso. No, non parliamo di queste, scusate il termine, panzanate. Ma parliamo, per una volta, anche se è ritenuto argomento demodé, di cultura e di dove siano finiti gli intellettuali di destra.

Bisognerebbe, innanzittutto, seriamente sfatare il luogo comune, un po’ populista, che la destra è formata storicamente da persone materiali, ricche e dunque grette e incolte. Ovviamente non è vero, anzi...se volessimo parlare solo del ‘900 e solo dell’italia, di importanti personalità, ritenute politicamente conservatrici, potremmo citarne a decine per ogni ambito culturale. Basterebbe ricordare il “latifondista” Verga che, firmando nel 1881 I Malavoglia, anticipa l’inizio di un secolo di grande letteratura, finalmente interessata alla realtà, rivelandosi il primo e più grande tra i Veristi Italiani. Ma tralasciando i vari D’Annunzio, Marinetti, Croce ecc., come anche gli ideologi del regime fascista, come il filosofo Gentile, sostenitori di una destra in periodi storici che, qualcuno potrebbe obbiettare, sono troppo lontani dalla nostra epoca, arriviamo al dopoguerra inoltrato e troviamo schierati a destra ancora tanti, tra economisti, scenziati e scrittori, come ad esempio ( e qui voglio toccare un argomento volutamente scomodo) Achille Campanile. Non a caso cito Campanile, un giornalista, un critico ma soprattutto un umorista, autore di vignette e spettacoli dal contenuto esplicitamente satirico, che molte compagnie ancora portano con successo in giro per l’italia. Ma allora, verrebbe da esclamare, la satira non è uno strumento riservato ai soli iscritti al (segreto) P.P.C.,PARTITO dei PERICOLOSI COMUNISTI!!!

Dunque perchè, è il caso di domandarsi, se la destra oggi possiede una disponibilità di mezzi, inferiore solo a quella che aveva durante il fascismo(forse), realmente, di questo ne dobbiamo dare atto a Berlusconi, non è capace di portare avanti una sua elite culturale? Ovviamente, senza voler offendere nessuno, se è solo Pingitore, Pippo Franco e il resto del Bagaglino, ciò che propongono, non ci si può non chiedere che fine abbiano fatto gli autori satirici della destra. E, la presunta grande intelligenza di Giuliano Ferrara e Feltri, basta a colmare il vuoto di opinionisti e giornalisti di rilievo nelle file del Polo?

Eppure sarebbe ingiusto non ricordare che, neanche 5 anni fa, moriva una grande firma della cultura italiana, Indro Montanelli, passato a miglior vita in piena campagna elettorale, lasciando ai microfoni di Enzo Biagi una testimonianza che mi permetto di riportare alla memoria, perchè ho come il sospetto che sia fondamentale per arrivare al nodo della questione. Di certo non è un segreto che Montanelli proprio di sinistra non fosse, eppure fu sempre molto critico nei confronti del Cavaliere e della nuova destra che lui rappresentava, fino a dichiarare, nell’intervista in questione, a poche settimane dalla ormai certa vittoria della Casa delle Libertà che l’Italia aveva bisogno di mandare Berlusconi al Governo per toccare il fondo, perchè incapace di scegliere una vera destra moderata. Dopo 5 anni queste parole non hanno bisogno di commenti e non escludo che esistano tanti altri, tra studiosi, scrittori e scenziati che, se pur conservatori, hanno fatto la medesima scelta di Montanelli allontanandosi da questa “nuova destra”.

Permettetemi però un’osservazione, se il capo di un Governo è contemporaneamente il

proprietario di un intero impero mediatico, fatto di: reti televisive, anche su satellite, giornali, case editrici, case di produzione e distribuzione cinematografiche, i maggiori corsi di formazione e master in comunicazione del paese, se ha anche abilmente riempito la televisione, pubblica e privata, di suoi amici, simpatizzanti e debitori che, con un lodevole sforzo, hanno tentato in questi ultimi anni di rincretinirci in tutte le maniere possibili, se LUI oggi si trova nell’imbarazzante situazione di dover accusare i mezzi d’informazione di essergli contro, l’opinione pubblica di essere plagiata dai comunisti e rischia seriamente di perdere le elezioni, forse per una volta sarebbe il caso di riconoscere che ha ragione ...i poteri forti, almeno quelli di cui disponiamo tutti noi, come la cultura, la ragione e il buon gusto stanno certamente complottando contro di lui!

Sara Salzano

10 gennaio 2006

I motori di ricerca influenzano i concetti e parole in rete!

Ebbene sì...leggendo un articolo sui meccanismi funizonali dei motori di ricerca, basati, per farla semplice, sulla "lessicalità" dei conenuti di una pagina web, quindi si potrebbe dire sul numero di volte che una parola appare all'interno di un testo, non sul significato che essa ha in base alla "query"(domanda) richiesta dall'utente o in base al contesto in cui si trova, ovvero in base al suo "significato semantico", si evince che la maggior parte dei testi, se non tutti, sono altamente influenzati dalla dinamica "lessicale" dei motori di ricerca.
E' infatti interesse comune di chi scrive per il web o comunque di chi intende essere presente in rete, di essere "trovato" dai motori di ricerca, ovvero di avere la possibilità di essere visto/letto dal maggior numero di utenti possibili, quindi per ottenere questo risultato si è portati non solo a fare determinate scelte per il proprio nome a dominio o il titolo delle pagine del proprio sito, o del sito che ci è stato commissionato, ma anche a scegliere determinate parole con cui esprimere i concetti a noi utili, e a volte addirittura inutili, pur di essere "visibili" sui motori stessi. Ad esempio un giornalista che dovesse scrivere un articolo sull'Iraq, sarebbe indotto a ripetere quante più volte possibile il nome di Saddam Hussein per far sì che l'articolo sia "pescato" dai motori di ricerca e magari anche dai motli utenti che sicuramente digitano più facilmente il nome del dittatore piuttosto che Kerbela, città a sud di Bagdad.
Infatti da Google : Kerbela 154.000 risultati - SAddam Hussein 22.800.000 risultati!
La nuova forntiera che, credo, sia agli studi è LSI (Latent Semantic Analysis), una sopecie di evoluzione del sistema Thesaurus, ovvero un sistema di classificazione dei contenuti attraverso il loro significato semantico, si tratta del tentativo di organizzare dei documenti (raccogliendoli) con un’ottica semantica e con il minimo apporto umano, in sostanza facendo in modo che il ‘sistema’, la ‘macchina’, il ‘software’, una volta avute le ‘istruzioni’ da un essere umano (o più probabilmente tanti esseri umani) possa autonomamente ‘capire’ di che cosa trattano i documenti raccolti (le pagine web non sono forse come dei documenti da raccogliere in una biblioteca?), di ‘capirlo’ con una ‘mentalità’ umana e di fare sì che quando un uomo cerchi determinati ‘concetti/significati’ possa trovare dei documenti che vi siano attinenti, a prescindere dal significato lessicale dei termini utilizzati nella domanda.
Credo che questa possa essere la vera innovazione in termini di ricerca in rete e direi che era ora che si cambiassero un po' le regole, visto che a quanto risulta da ciò che ho letto i motori di ricerca sono fermi quasi dalla nascita in quanto a miglioramento del servizio, ma non in quanto amplimento dell'offerta pubblicitaria ma il loro scopo dovrebbe essere principalmente quello di dare un servizio concreto altrimenti prima o poi il sistema si atrofizzerà e signori del web resteranno con un pugno di mosche!A tal proposito...come mai Google si sta interessando ad altri settori, quali ad esempio produrre pc a basso costo?Voglia di espansione o paura del futuro?Credo che sul mercato un'operazione del genere si faccia quando il proprio prodotto principale perde quota...staremo a vedere!

09 gennaio 2006

VIVA ZAPATERO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



Ieri sera ho avuto l'onore di guadare "VIVA ZAPATERO"....un documentario a tutti gli effetti sulla mancanza sempre più imponente di libertà nel nostro paese...."anni fa" il fascimo minò la nostra libertà passando dalla minaccia fisica e forse era meglio perchè non serviva essere "accorti" per capire che una minaccia del genere era cosa grave....ma qualcuno sembra avere imparato dagli errori del passato e questo qualcuno non è dalla parte giusta e adesso usa la minaccia, anzi più che la minaccia passa direttamente ai fatti, fatti che impediscono in maniera subdola, sordida, prima e lampante poi a noi tutti di SAPERE e di ESPRIMERCI, una sorta di scotch da pacchi direttamente applicato su bocca e orecchie che magari porta una fantasia chic, è griffato e soprattutto ci consente di ascoltare palinsesti vacui come vorrebbero che fossero le nostre teste/coscienze!!!
Ma poi c'è la speranza, nasce dall'apprendere, grazie a documentari come questo, che qualcuno si è indignato, che non siamo soli, snbra una cosa banale ma forse non lo è poi tanto visto che una volta l'unione faceva la forza.
P.S.
Facciamo una lista di firme per abolire il meccanismo di nomina dei dirigenti RAI da parte del governo?Non trovate che sia uno scandalo?E' una delle prime cose che ha fatto Zapatero appena eletto...la Spagna sta davvero dando lezioni al mondo!Pensiamoci.....
BUON ANNO A TUTTI A TESTA ALTA!

  • Zapatero


  • Per leggere le prime dichiarazioni di Zapatero appena eletto, è molto interessante quello che dice dei cittadini spagnoli e della loro considerazione..proprio come in Italia!