15 gennaio 2006

Un articolo che la censura non vorrebbe!


Un articolo di risposta e riflessione che difficilmente qualcuno si prenderà la briga di pubblicare e allora ho pensato di falro io...intanto incrocio le dita e se un giorno non troverete più questo blog saprete che la censura è arrivata anche qui!

11 gennaio, Che fine hanno fatto gli intellettuali di destra? di Sara Salzano

E se dessimo credito, così tanto per scherzo, tra di noi, alle accuse del nostro Presidente (quello di innumerevoli cose, che è veramente noioso stare qui a fare un elenco) nonchè benemerito Cavaliere della Repubblica, on.Silvio Berlusconi, di una “comunistizazione” (passatemi il termine, d’altronde usato da lui a “Porta a Porta”, nella puntata appena terminata) dell’opinione pubblica italiana? Ovviamente non parliamo di prendere nemmeno in considerazione la provocazione, per non dire la follia, dello stra- potere economico comunista che deterrebbe la propietà della maggior parte dei mezzi d’informazione del paese, ne del pericolo dell’impero delle “cooperative rosse”, un mostro che minaccia l’onesto e innocuo sistema del capitalismo da Lui difeso. No, non parliamo di queste, scusate il termine, panzanate. Ma parliamo, per una volta, anche se è ritenuto argomento demodé, di cultura e di dove siano finiti gli intellettuali di destra.

Bisognerebbe, innanzittutto, seriamente sfatare il luogo comune, un po’ populista, che la destra è formata storicamente da persone materiali, ricche e dunque grette e incolte. Ovviamente non è vero, anzi...se volessimo parlare solo del ‘900 e solo dell’italia, di importanti personalità, ritenute politicamente conservatrici, potremmo citarne a decine per ogni ambito culturale. Basterebbe ricordare il “latifondista” Verga che, firmando nel 1881 I Malavoglia, anticipa l’inizio di un secolo di grande letteratura, finalmente interessata alla realtà, rivelandosi il primo e più grande tra i Veristi Italiani. Ma tralasciando i vari D’Annunzio, Marinetti, Croce ecc., come anche gli ideologi del regime fascista, come il filosofo Gentile, sostenitori di una destra in periodi storici che, qualcuno potrebbe obbiettare, sono troppo lontani dalla nostra epoca, arriviamo al dopoguerra inoltrato e troviamo schierati a destra ancora tanti, tra economisti, scenziati e scrittori, come ad esempio ( e qui voglio toccare un argomento volutamente scomodo) Achille Campanile. Non a caso cito Campanile, un giornalista, un critico ma soprattutto un umorista, autore di vignette e spettacoli dal contenuto esplicitamente satirico, che molte compagnie ancora portano con successo in giro per l’italia. Ma allora, verrebbe da esclamare, la satira non è uno strumento riservato ai soli iscritti al (segreto) P.P.C.,PARTITO dei PERICOLOSI COMUNISTI!!!

Dunque perchè, è il caso di domandarsi, se la destra oggi possiede una disponibilità di mezzi, inferiore solo a quella che aveva durante il fascismo(forse), realmente, di questo ne dobbiamo dare atto a Berlusconi, non è capace di portare avanti una sua elite culturale? Ovviamente, senza voler offendere nessuno, se è solo Pingitore, Pippo Franco e il resto del Bagaglino, ciò che propongono, non ci si può non chiedere che fine abbiano fatto gli autori satirici della destra. E, la presunta grande intelligenza di Giuliano Ferrara e Feltri, basta a colmare il vuoto di opinionisti e giornalisti di rilievo nelle file del Polo?

Eppure sarebbe ingiusto non ricordare che, neanche 5 anni fa, moriva una grande firma della cultura italiana, Indro Montanelli, passato a miglior vita in piena campagna elettorale, lasciando ai microfoni di Enzo Biagi una testimonianza che mi permetto di riportare alla memoria, perchè ho come il sospetto che sia fondamentale per arrivare al nodo della questione. Di certo non è un segreto che Montanelli proprio di sinistra non fosse, eppure fu sempre molto critico nei confronti del Cavaliere e della nuova destra che lui rappresentava, fino a dichiarare, nell’intervista in questione, a poche settimane dalla ormai certa vittoria della Casa delle Libertà che l’Italia aveva bisogno di mandare Berlusconi al Governo per toccare il fondo, perchè incapace di scegliere una vera destra moderata. Dopo 5 anni queste parole non hanno bisogno di commenti e non escludo che esistano tanti altri, tra studiosi, scrittori e scenziati che, se pur conservatori, hanno fatto la medesima scelta di Montanelli allontanandosi da questa “nuova destra”.

Permettetemi però un’osservazione, se il capo di un Governo è contemporaneamente il

proprietario di un intero impero mediatico, fatto di: reti televisive, anche su satellite, giornali, case editrici, case di produzione e distribuzione cinematografiche, i maggiori corsi di formazione e master in comunicazione del paese, se ha anche abilmente riempito la televisione, pubblica e privata, di suoi amici, simpatizzanti e debitori che, con un lodevole sforzo, hanno tentato in questi ultimi anni di rincretinirci in tutte le maniere possibili, se LUI oggi si trova nell’imbarazzante situazione di dover accusare i mezzi d’informazione di essergli contro, l’opinione pubblica di essere plagiata dai comunisti e rischia seriamente di perdere le elezioni, forse per una volta sarebbe il caso di riconoscere che ha ragione ...i poteri forti, almeno quelli di cui disponiamo tutti noi, come la cultura, la ragione e il buon gusto stanno certamente complottando contro di lui!

Sara Salzano

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