Ebbene sì...leggendo un articolo sui meccanismi funizonali dei motori di ricerca, basati, per farla semplice, sulla "lessicalità" dei conenuti di una pagina web, quindi si potrebbe dire sul numero di volte che una parola appare all'interno di un testo, non sul significato che essa ha in base alla "query"(domanda) richiesta dall'utente o in base al contesto in cui si trova, ovvero in base al suo "significato semantico", si evince che la maggior parte dei testi, se non tutti, sono altamente influenzati dalla dinamica "lessicale" dei motori di ricerca.
E' infatti interesse comune di chi scrive per il web o comunque di chi intende essere presente in rete, di essere "trovato" dai motori di ricerca, ovvero di avere la possibilità di essere visto/letto dal maggior numero di utenti possibili, quindi per ottenere questo risultato si è portati non solo a fare determinate scelte per il proprio nome a dominio o il titolo delle pagine del proprio sito, o del sito che ci è stato commissionato, ma anche a scegliere determinate parole con cui esprimere i concetti a noi utili, e a volte addirittura inutili, pur di essere "visibili" sui motori stessi. Ad esempio un giornalista che dovesse scrivere un articolo sull'Iraq, sarebbe indotto a ripetere quante più volte possibile il nome di Saddam Hussein per far sì che l'articolo sia "pescato" dai motori di ricerca e magari anche dai motli utenti che sicuramente digitano più facilmente il nome del dittatore piuttosto che Kerbela, città a sud di Bagdad.
Infatti da Google : Kerbela 154.000 risultati - SAddam Hussein 22.800.000 risultati!
La nuova forntiera che, credo, sia agli studi è LSI (Latent Semantic Analysis), una sopecie di evoluzione del sistema Thesaurus, ovvero un sistema di classificazione dei contenuti attraverso il loro significato semantico, si tratta del tentativo di organizzare dei documenti (raccogliendoli) con un’ottica semantica e con il minimo apporto umano, in sostanza facendo in modo che il ‘sistema’, la ‘macchina’, il ‘software’, una volta avute le ‘istruzioni’ da un essere umano (o più probabilmente tanti esseri umani) possa autonomamente ‘capire’ di che cosa trattano i documenti raccolti (le pagine web non sono forse come dei documenti da raccogliere in una biblioteca?), di ‘capirlo’ con una ‘mentalità’ umana e di fare sì che quando un uomo cerchi determinati ‘concetti/significati’ possa trovare dei documenti che vi siano attinenti, a prescindere dal significato lessicale dei termini utilizzati nella domanda.
Credo che questa possa essere la vera innovazione in termini di ricerca in rete e direi che era ora che si cambiassero un po' le regole, visto che a quanto risulta da ciò che ho letto i motori di ricerca sono fermi quasi dalla nascita in quanto a miglioramento del servizio, ma non in quanto amplimento dell'offerta pubblicitaria ma il loro scopo dovrebbe essere principalmente quello di dare un servizio concreto altrimenti prima o poi il sistema si atrofizzerà e signori del web resteranno con un pugno di mosche!A tal proposito...come mai Google si sta interessando ad altri settori, quali ad esempio produrre pc a basso costo?Voglia di espansione o paura del futuro?Credo che sul mercato un'operazione del genere si faccia quando il proprio prodotto principale perde quota...staremo a vedere!
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